
di Enrico Camaschella
Da diversi anni, durante l'estate,
trascorro qualche giorno ad Alassio ove ritrovo amici che incontro solo in queste
occasioni. Il prof. Franco Strani é uno di questi; egli abita a Torino, é un
eclettico e fra i suoi diversi interessi é preponderante quello per i treni ed
i tram. Oltre a collezionare libri e documenti sull'argomento, egli si diletta a
fotografare stazioni e linee ferrate dalla stessa posizione in cui molti anni
prima é stata ripresa l'immagine delle cartoline d'epoca che colleziona. E'
incredibile quanto l'ambiente possa cambiare; a volte é impossibile ritrovare
il punto di scatto.
Quando ho avuto modo di fare ordine
fra alcune stampe litografiche di mio padre, ho scoperto una serie di dodici immagini della
ferrovia Novara Varallo.
E' la serie completa di scorci di ponti e stazioni, del
1888.
Sono firmate |
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e stampate da |
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Taddio era un pittore novarese.
Ed ora (2007), a
distanza di oltre un secolo cosa sarà rimasto dei vecchi ponti e di quanto é stato
raffigurato nelle stampe? Per saperlo occorre copiare l'idea dell'amico Franco,
magari aggiungendo qualche originalità ... facendo il percorso con treno più
bici.
Per prima cosa occorre fotografare
la serie e stamparla. In un giorno di sole le fisso una alla volta su un chiodo
che ho appositamente piantato sulla parete del balcone e "click ...
click". La stampante laser b/n mi rende delle discrete immagini che mi porterò
dietro durante la ricerca.
E' il 25 aprile, mi alzo di buon ora
e con la mia bicicletta raggiungo la stazione di Novara |
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Il sole si é alzato da poco ... |
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... e la Cupola
dell'Antonelli, per ora unico - e splendido - simbolo di Novara, pare
grattare il cielo. La costruenda torre di Babele sul Castello
difficilmente potrà porsi in gara con il più alto monumento in mattoni
al mondo. |
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E nel frattempo sta
arrivando, in perfetto orario, il treno per Varallo. |
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Il macchinista é un
appassionato di treni, attivo non solo sulla rete ferroviaria, bensì
anche sulla rete delle reti; in attesa della partenza osserva interessato
le dodici stampe che sto consultando. Gli spiego lo scopo del mio viaggio
e gli si illuminano gli occhi. Gli prometto pertanto di tenerlo informato
sull'esito delle mie ricerche; sarà un piacere farlo. |
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Poco dopo la partenza
si raggiunge la stazione di Vignale, ora quasi in disuso; il primo tratto della
Novara Varallo, inaugurato il 14 giugno 1855 era la Vignale - Novara di Km. 3,279. |
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San Bernardino, una
stazione del tutto abbandonata che sta subendo danni irreparabili. |
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Il castello di Briona ci indica
l'inizio delle colline. |
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La stazione di Briona. |
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La stazione di Fara. |
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La stazione di Sizzano. |
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La stazione di Ghemme. |
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La stazione di Romagnano Sesia. Il
tratto Vignale - Romagnano Sesia é stato inaugurato il 22 febbraio 1883
per una lunghezza di Km. 25,806. |
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Il singolare bar annesso alla
stazione. |
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La stazione di Prato Sesia. |
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La stazione di Grignasco. Il
tratto Romagnano Sesia - Grignasco é stato inaugurato il 6 novembre 1884
per una lunghezza di Km. 7,12. |
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La stazione di Bettole in disuso. |
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La stazione di Borgosesia. Il tratto
Grignasco - Borgosesia é stato inaugurato esattamente un anno dopo il
precedente, il 6 novembre 1885 per una lunghezza di Km. 5,60. |
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La stazione di Vanzone Isolella in
disuso. |
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La stazione di Quarona. |
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La stazione di Roccapietra in disuso. |
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In lontananza il
Sacro Monte di Varallo, dal quale nel 2000 ho intrapreso la Varallo - Roma
in bicicletta.
L'intera storia alla pagina . |
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Ed eccoci, puntuali,
alla meta del nostro viaggio. La tratta Borgosesia - Varallo é stata
inaugurata il giorno 11 aprile 1886, gli ultimi 12,29 Km. della intera linea.
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Dopo aver preso un buon
caffé in piazza, condito con una ottima brioche al cioccolato, tirata fuori la
tavola XII, inizio a cercare il punto da cui é stata presa l'immagine. So che
non essendo una fotografia la fantasia e l'estro dell'incisore possono aver
alterato le dimensioni ed i rapporti; inoltre non é sempre possibile accedere
al punto esatto, o perché recintato o perché semplicemente non esiste più.
Uno spiazzo può ora corrispondere ad un edificio etc. A questo punto accade un
fatto strano, nel cercare il punto, per un attimo mi sembra di essere al posto
del pittore Taddio, che probabilmente era andato anch'egli alla ricerca del punto
più idoneo. Ma forse, più semplicemente, egli lavorò utilizzando delle
fotografie che all'epoca dovevano essere numerose; l'invenzione infatti risale
al 1839 e molti erano i fotografi professionisti e dilettanti.
XII La
stazione di Varallo Sesia |
Alcune corriere impediscono di collocarsi esattamente nel
punto giusto, tuttavia abbiamo raggiunto lo scopo. Possiamo ora effettuare
dei raffronti più mirati. Sulla destra in alto nella stampa si può
vedere il Sacro monte di Varallo. Allora era raggiungibile solo a piedi;
il 14 agosto 1935 venne inaugurata la prima funivia che funzionò fino al
30 settembre 1974; dal mese di maggio 2003 é in funzione una nuova
funivia.
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La stazione presenta almeno un pluviale in più e qualche
modifica ai camini. |
XI Il ponte di Roccapietra |

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E' assolutamente impossibile raggiungere il punto di
ripresa corrispondente, in quanto l'area é stata sopraelevata dopo una
alluvione, come si usa fare purtroppo aumentando così la velocità di
scorrimento dell'acqua in caso di piena con conseguenti maggiori danni
più a valle. Inoltre tutta la zona é recintata ed edificata come si può
vedere da questa immagine. |
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Durante la ricerca di un sito idoneo per scattare la
fotografia, mentre andavo su e giù con la mia bicicletta, nei pressi del
ponte vedo un signore anziano al quale spiego la ragione del mio
peregrinare. Ha 91 anni suonati e non li dimostra; perfettamente lucido mi
fornisce delle utili informazioni che annoto sul taccuino. Alla richiesta
di conoscere l'anno di costruzione del ponte, mi indica una pietra
incastonata nel parapetto di mattoni, specificando che dalla parte
opposta, ovvero quella rivolta alla massicciata, é indicata la data. E,
senza attendere altro, inizia ad arrampicarsi sulla scarpata per a
raggiungere in breve i binari che si affretta a percorrere fino a
raggiungere l'intarsio di granito. |

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Durante la breve escursione sui binari mi preoccupo per
l'eventuale passaggio di un treno, ma egli mi rassicura affermando che il
treno di lì passerà alle 10 e qualcosa. Non avendo l'orologio al polso,
non mi preoccupo oltre e scatto la mia fotografia per poi ritornare
tranquillamente sui miei passi con l'arzillo signore davanti. Pochi
secondi dopo aver lasciato la massicciata, alle mie spalle sento lo
sferragliare della locomotiva, mentre di fronte ascolto dire: "Vede
che é puntuale ? Passa sempre a quest'ora." Ecco come si fa ad
arrivare a 91 anni in buona salute !
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L'avete notato anche voi ? Nella stampa la pietra non
esiste. |

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Incastrata fra le immagini dei due ponti é ben
evidenziata una chiesa; si tratta di Sant'Agostino. La vista rappresentata
nella stampa probabilmente non é reale; l'incisore voleva, giustamente,
dare risalto a questa chiesa, che insieme all'omonimo lago caratterizzano
Roccapietra. Sant'Agostino si trova esattamente dove é rappresentato ma
non credo si potesse vedere l'intera facciata, e non esattamente con
questa prospettiva. |
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Vi sono inoltre alcune differenze nel campanile, che
già aveva il grande orologio, e nel pronao. |

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X Ponte
sul torrente Vanzone - fermata di Vanzone Isolella |
Il ponte é rimasto invariato, la strada ora é
diversa, e l'alveo del torrente é stato ristretto. Nel complesso tuttavia
il luogo pare non aver subito grandi modifiche. L'edificio che si cede
oltre il ponte esiste ancora.
La stazione di
Vanzone Isolella é raggiungibile attraverso una strada sterrata che
si stacca dalla provinciale un centinaio di metri prima del ponte venendo
da Borgosesia, oppure tramite una tortuosa strada che si origina
dall'abitato di Vanzone. Per trovarla ho dovuto chiedere ad un abitante di
Vanzone, altrimenti avrei avuto grosse difficoltà. |
IX
Stazione di Borgosesia - cavalcavia e galleria |
Prima di inoltrarmi sui binari ho chiesto
autorizzazione ad un ferroviere il quale mi ha assicurato che per oltre un
ora non sarebbero transitati treni. La posizione di ripresa é quasi la
medesima della stampa, un poco più vicina e con una visuale più stretta.
Il parapetto del ponte é stato sostituito, ed é stato aggiunto un
binario. La casupola vicino al ponte non esiste più, mentre le
costruzioni sulla sinistra sono tuttora esistenti, nascoste alla vista
dagli alberi. |
VIII
Stazione di Borgosesia - trincea e cavalcavia di Montrigone |
Dalla foto non appare né il cavalcavia né il Sacro
Monte di Sant'Anna di Montrigone. Il cavalcavia esiste ancora, o almeno
pare, ma é troppo lontano per essere visto, ed il Sacro Monte pure é
distante, ma comunque le piante nascondono la vista di quella zona.
Ingrandendo la foto si possono vedere, in lontananza i due ponti della
stampa.
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Sono scomparsi, peccato, i lampioni; i pluviali sono
identici; la scritta sul muro é stata sostituita con il cartello
standard, ed é stata aggiunta la pensilina. |

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Grazie alla cortesia del proprietario dell'edificio
costruito sul lato opposto della strada, che mi ha permesso di entrare nel
suo giardino, riesco a scattare una immagine da un punto simile a quello
giusto. Una provvisoria rete metallica delimitante dei lavori in corso
serve da appoggio alla mia bicicletta. La strada é diversa ed anche il
ponte stradale sulla Strona é stato modificato. Parrebbe inoltre che il
ponte della fotografia non sia quello della stampa, le arcate nella foto
risultano infatti identiche nelle dimensioni. Da destra a sinistra notiamo l'imbocco della strada per Fenera San
Giulio, sopra la quale la ferrovia transita su una struttura di cemento
armato in sostituzione di quella di acciaio della stampa. Per verificare
se l'apparente differenza nella lunghezza delle arcate é un effetto
ottico, occorre andare oltre il sottopasso.
Ed in effetti si trattava di una illusione. La stampa
é esatta.
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VI Trincea
della Bettola - cavalcavia presso le fornaci di Fenera |

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La posizione corretta non é raggiungibile in quanto
ora all'interno di un bosco. E pure un bosco copre gran parte della
montagna retrostante la ferrovia. Il taglio sul fianco del monte per
permettere il passaggio del treno si intravede in questa immagine. |

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Il ponte é stato rifatto in cemento armato. |
V Viadotto
di San Quirico |
Questa foto é stata scattata dalla parte opposta del
Sesia, attraversato mediante lo stretto ponte ad un'unica corsia che porta
a Serravalle Sesia. Il gentile signore che mi ha permesso di fotografare
il ponte sulla Strona dal suo giardino, il quale possiede una serie di
stampe identica alla mia, mi ha detto che la zona del viadotto di san
Quirico é totalmente cambiata ed ora é ricoperta da una fitta boscaglia.
La foto che qui propongo non ha la prospettiva esatta, tuttavia
rappresenta perfettamente la situazione.
Se il viadotto non é più visibile, che fine ha fatto la chiesetta da cui
ha preso il nome ? Ancora una volta mi debbo rivolgere agli abitanti del
posto, sempre cordiali come é abitudine dei valsesiani.
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Ecco a chi chiedere; il proprietario di questa
casa che sta verniciando una inferriata. Ed in effetti in un attimo
mi mostra la strada per raggiungere la chiesetta di San Quirico.
Senza le sue indicazioni mai l'avrei trovata. Occorre infilarsi in
un scolo di acque putride che fora il viadotto. |

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Per raggiungere San Quirico occorre quindi fare
penitenza tramite una selva di rovi che incidono le gambe e le
braccia con profondi graffi. |

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Ed ecco, oltre la chiesetta, quel che si
può vedere del viadotto. |
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IV Imbocco Varallo
della galleria di Grignasco - Ponte sul Rio Magiaiga |
Il ponte é seminascosto da una nuova costruzione, e
dagli alberi; il treno a vapore é stato sostituito con una versione più
moderna. |
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Sulla litografia il nome del rio é errato, quello
corretto é Rio Magiaiga, che da il nome alle omonime grotte. |

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III Stazione di Prato
Sesia - Ponte a travata metallica sulla Roggia Mora |
La posizione esatta di ripresa non é
raggiungibile, o meglio occorrerebbe guadare un ramo del Sesia. Il ponte
é stato sostituito. Sullo sfondo la collina di Sopramonte. |

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II Ponte sul torrente
Agogna |
Il paesaggio é simile, il ponte ha conservato i suoi
piloni originali, mentre la travatura é stata sostituita. |

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I Novara - bivio
Vignale - ponte sul Canale Cavour |
Il ponte é stato in parte ricostruito, ed il paesaggio
é diverso. Per avere la sessa prospettiva della stampa, occorrerebbe
alzarsi di qualche metro. |

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Siamo alla fine del
viaggio di ritorno da Varallo, ed il treno ci saluta sferragliando mentre
rientra anch'egli a Novara. |

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Le immagini possono essere liberamente
utilizzate solo se viene citata la fonte, senza alcun altro onere. Sono
disponibili a richiesta i file originali in formato maggiore e quindi più
dettagliati. Sono particolarmente graditi commenti, consigli e
segnalazioni di errori che saranno prontamente corretti citando chi ha
contribuito. Io mi sono divertito a realizzare questa escursione foto -
ciclistica - storica, spero che anche il lettore possa trarne godimento.
Commenti od altro: enrico@enricocamaschella.it@
levando la @ finale.
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